PRESENTAZIONE VIII edizione

Lungo i suoi dodici anni di esistenza - otto edizioni più il numero zero - possiamo affermare che “Un organo per Roma” ha risvegliato l’interesse per l’organo da concerto, che nella nostra città era alquanto assopito. La ragione di tale apatia era da riscontrarsi nella considerazione dell’organo quale strumento particolare, quasi “magico”, sacro e per questo imperscrutabile, appannaggio di pochi intenditori, quindi il “non me ne intendo” prevaleva e … allontanava!

Ma il mostro sacro non risulta più tale se lo riportiamo alla condizione di normale “strumento”, interessante poichè intelligibile. E questo abbiamo fatto, riscontrando così una risposta notevole da parte del pubblico.

Questa nuova edizione - otto concerti nelle domeniche di maggio e novembre, tutti nella Sala Accademica del Conservatorio Santa Cecilia e tutti alle ore 18.00 -  presenta alcune novità. Ad esempio l’arpa, per la prima volta nella nostra rassegna; oppure il cinema, con la proiezione di un cortometraggio commentato all’organo dal vivo. E come sempre complessi orchestrali, cori, strumenti anche insoliti, in amabile tenzone con il nostro ormai umanizzato “mostro”.

Prosegue con altri due concerti la serie “Bach, principio generatore”, in cui oltre alle grandi opere e ai più importanti corali organistici figurano brani in prima esecuzione assoluta commissionati da commissionati da “Un organo per Roma” e ispirati proprio da questi corali. 

“L’arte della trascrizione” è un’altra mini serie all’interno del festival, in cui viene mette in luce la versatilità dell’organo in funzione orchestrale.

Un importante evento chiude la prima parte della manifestazione: “Recordando el 25 de mayo de 1810 - Argentina, la Rivoluzione di maggio”, data che segna l’inizio del processo di affrancamento dal giogo spagnolo e che porterà all’indipendenza argentina, conclusasi il 9 luglio 1816. Verrà eseguita la celebre Misa criolla di Ariel Ramírez assieme ad altre composizioni del patrimonio musicale argentino.

Non manca il tradizionale brano per organo e orchestra sinfonica: il secondo concerto di A. Guilmant, pagina raramente eseguita. Il melologo “L’acqua e il pane” su testo di Rocco Familiari e musiche di Angelo Bruzzese, recitato da Gaia Aprea, e il racconto “Beethoven. Il solo modo di amarlo era stargli lontano” di Sandro Cappelletto con la partecipazione di Giuliana Lojodice voce recitante, completano la programmazione.

È doveroso un ringraziamento alle Istituzioni che collaborano alla realizzazione del festival, ai nostri sostenitori morali, al nostro caloroso pubblico e ai tanti artisti che aderiscono con entusiasmo e gratuitamente alla campagna per l’organo al Parco della Musica, con la fondata speranza che un giorno tutti noi possiamo dirci fieri di aver contribuito a colmare questa assurda assenza. Per il bene della nostra Città.

                                                                                                                               Giorgio Carnini

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